Mike Ferguson

By Mike Ferguson

Giugno 2003

I portali Corporate e di E-business: la nuova generazione del posto di lavoro

Durante questo periodo, abbiamo visto un’impennata nell’apparizione di nuovi venditori di portali, alcuni dei quali sono già cresciuti in maniera straordinaria.

In tempi più recenti, il mercato è entrato rapidamente in una fase di consolidamento, a partire dal momento in cui i giganti del software, entrati in ritardo nel settore specifico, hanno iniziato ad accaparrarsi quote di mercato sempre maggiori.

Tuttavia, il mercato denota ancora molta confusione, con la grande maggioranza delle imprese ancora prive di un impegno reale per l’attivazione di un portale. Questo è il primo di una serie di articoli, che si pongono l’obiettivo di offrire una conoscenza maggiormente approfondita della tecnologia dei portali e una guida per la loro realizzazione e attivazione.

Introduzione
Attualmente, i sistemi informativi della maggior parte delle grandi imprese soffre di una grande complessità in termini di applicazioni, basi dati, informazioni non strutturate e infrastrutture eterogenee, cresciute in maniera non controllata.

Ben pochi ammetteranno mai (almeno in pubblico), che il passaggio attraverso l’era client-server, pur essendo stato necessario, abbia lasciato molte imprese con un insieme massiccio di sistemi frammentati, piattaforme eterogenee e duplicazione di applicazioni e di dati, il tutto scarsamente integrato.

Per la maggior parte di tali imprese, mentre i sistemi in uso sulle diverse piattaforme rispondono singolarmente allo scopo per il quale sono stati realizzati, la complessità e il Total Cost of Ownwership, ovvero il costo totale del loro uso, risulta elevato oltre misura.

In aggiunta, i processi di business sempre più parcellizzati, la duplicazione e scarsa qualità dei dati, la sovrapposizione funzionale delle applicazioni e, infine, la mancanza di integrazione, sono tutti elementi che contribuiscono alla rigidità dell’impresa.

Molti stanno compiendo enormi sforzi per uscire da questo circolo vizioso, con l’obiettivo di ridurre i costi, migliorare l’efficacia dei processi e incrementare le capacità self-service per gli utenti dei sistemi, in modo da raggiungere così una maggiore competitività.

Non ci dobbiamo meravigliare se in una situazione economica come quella attuale, i responsabili di queste aziende richiedono l’integrazione dei processi dell’impresa e una maggiore efficacia operativa.

Inoltre, oggi viene compresa in maniera più completa la potenza del web e le imprese vogliono sfruttarne tutte le possibilità. I requisiti sono l’accesso condiviso ai processi aziendali comuni, con la condivisione delle applicazioni e delle informazioni pertinenti.

Tutto questo a disposizione di clienti, fornitori e partner, oltre che, naturalmente, nei confronti della struttura operativa interna, in modo da tagliare i costi, semplificare le operazioni, incrementare l’automazione dei processi, estendere le attività self service e ottenere la completa integrazione della catena del valore.

In aggiunta, vengono prese in considerazione piattaforme d’integrazione comuni, poiché l’attenzione si è spostata al supporto di dei processi e delle applicazioni integrate, impiegando tecnologie maggiormente semplificate.

L’integrazione dei processi dell’impresa, quindi, sta procedendo su quattro livelli diversi:

  • Integrazione dell’interfaccia utente
  • Integrazione dei processi operativi
  • Integrazione delle applicazioni e delle transazioni
  • Integrazione dei dati

La tecnologia dei portali d’impresa si applica al primo di questi livelli, l’integrazione dell’interfaccia utente, e costituisce l’argomento della parte restante di questo articolo.

Che cos’è un portale?
Un portale fornisce agli utenti esterni e interni un’interfaccia integrata, sicura e personalizzata, verso le informazioni, le applicazioni e i servizi collaborativi.

È molto di più di una semplice interfaccia per l’accesso al web. Un portale rappresenta e offre:

  • Un punto unico di controllo per la personalizzazione, la sicurezza e l’integrazione dei servizi e delle informazioni dell’impresa
  • Servizi di presentazione indipendenti dalle apparecchiature del web
  • Un accesso unico e unificato
  • Servizi di personalizzazione
  • Servizi di pubblicazione e di categorizzazione
  • Servizi di ricerca e navigazione
  • Servizi di fornitura e di visualizzazione dei dati e dei risultati delle elaborazioni
  • Servizi per la collaborazione e il workflow
  • Sviluppo della categorizzazione sistematica delle informazioni
  • Gestione dei contenuti e delle basi dati
  • Servizi di integrazione delle applicazioni
  • Kit di sviluppo per la personalizzazione dell’interfaccia utente verso il portale e per la costruzione di portlet (punti di accesso) di back end.

Nella figura 1 è mostrato un esempio di portale.

In questo caso, il contenuto del portale proviene da una varietà di fonti di informazioni e di applicazioni, collegate al portale stesso.

Il vantaggio consiste nella mancanza di necessità, da parte dell’utente, di conoscere quale applicazione debba usare per usufruire dell’informazione desiderata. Semplicemente, vede l’informazione presentata in un insieme di “portlet” che occupano una parte della schermata: ad esempio, gli “immobili in vendita”.

I venditori di portali usano attualmente il termine portlet, mentre altri usano nomi diversi per il medesimo concetto di punto di accesso, come moduli, pagelet, iviews, web part, gadget e così via.

In ogni caso, tutte queste denominazioni di marketing fanno riferimento agli adattatori di portale specifici dei singoli venditori, necessari per consentire il collegamento al portale dei diversi sistemi interessati.

Una delle differenze fondamentali tra un portale e una rete intranet è che il primo offre a ogni utente una visione diversa e personalizzata, in dipendenza del ruolo e del profilo di sicurezza dell’utente stesso.

Un capo dell’ufficio acquisti, ad esempio, avrà accesso a un insieme personalizzato di processi aziendali, di informazioni, di funzioni delle applicazioni e di strumenti collaborativi che lo mettano in grado di adempiere ai suoi compiti.

Gli utenti del portale possono essere sia interni che esterni. I dipendenti usano il portale per accedere a un sottoinsieme appropriato di sistemi aziendali, oltre ad avere accesso ai sistemi e servizi esterni su Internet, in collegamento con organizzazioni partner o con il mercato dell’e-business.

Allo stesso modo, gli utenti esterni come clienti, partner o fornitori possono accedere al portale via Internet, per utilizzare i sistemi dell’impresa, in termini di e-business.

Gli utenti del portale si suddividono tipicamente in gruppi di utenti, spesso denominati comunità. Una comunità è costituita semplicemente da un insieme di utenti e ognuno di questi può essere membro di comunità diverse.

Una comunità può essere costituita da un insieme di dipendenti operanti in qualsiasi parte dell’organizzazione, oppure geograficamente distanti tra loro, il cui raggruppamento funzionale consente l’esecuzione di particolari processi dell’impresa come, ad esempio, gli approvvigionamenti, le vendite o il marketing.

La comunità può essere composta anche da utenti esterni, come i partner, oppure risultare mista.

Perché realizzare un portale dell’impresa?
Una questione di fondo riguarda, naturalmente, la necessità di realizzare il portale dell’impresa. Spesso, sento affermazioni del tipo: “Non ho bisogno di un portale, la mia intranet è sufficiente”, oppure “non posso giustificare il portale, alla luce del budget IT e della necessità di ridurre i costi, in termini generali”.

Esistono numerosi ritorni benefici, misurabili indirettamente oppure con dati numerici, sull’investimento nella tecnologia del portale. Gli esempi di ROI del primo tipo, misurabili utilizzando questionari diretti o analisi indirette, comprendono:

  • Migliore produttività e collaborazione dei dipendenti
  • Migliore soddisfazione dei dipendenti
  • Migliore soddisfazione dei clienti
  • Miglioramento nella sicurezza
  • Processi operativi più rapidi e di maggiore qualità.

Gli esempi di ROI misurabili con dati numerici, possono essere evidenziati utilizzando la normale metrica dell’impresa.

A titolo indicativo, ne indichiamo i principali:

  • Riduzione del numero dei dipendenti. Ad esempio, i processi del dipartimento delle Risorse Umane riproposti su base self service
  • Riduzione dei media e della carta. Ad esempio, moduli elettronici e diffusione elettronica delle notizie e informazioni
  • Costi dei processi operativi. Ad esempio, gestione delle spese, creazione degli ordini di acquisto, acquisti.
  • Riduzione dei costi di viaggio e di addestramento. Ad esempio, meeting e addestramento on line.

Tuttavia, secondo la mia opinione, i migliori esempi di ritorno sugli investimenti (ROI) si producono quando le organizzazioni considerano il ROI di un’applicazione sul portale unitamente al ROI delle applicazioni dell’impresa che questo sottintende.

L’insieme dei due risultati indica la differenza. Ad esempio, un produttore di fotocopiatrici digitali ha sviluppato un portale per le vendite ai clienti e per gli acquisti, con lo scopo di migliorare le relazioni con i clienti e aumentarne la fedeltà, riportando un incremento di fatturato del 25 per cento e un aumento dei rinnovi contrattuali pari al 15 per cento.

Un fabbricante di mobili per ufficio ha attivato un portale per i fornitori, on lo scopo di gestire i produttori esterni che debbono avere accesso alle sue applicazioni di vendita e di back office. Il risultato è stato una riduzione del 20 per cento nel tempo del ciclo produttivo, ottenuto mediante la sincronizzazione della domanda del mercato con la schedulazione delle consegne da parte dei fornitori.

Il contenuto del portale dell’impresa
Per quanto riguarda il contenuto, il portale fornisce l’accesso a tre generi di contenuti:

  • Informazioni
  • Applicazioni
  • Servizi collaborativi.

L’informazione è formata da un insieme non strutturato di dati e notizie (ad es., testo, media digitali, informazioni controllate, informazioni semistrutturate (ad es., dati standard, file XML, ecc.) e informazioni strutturate, ad esempio all’interno di database.

e informazioni possono provenire anche da sistemi esterni al portale (ad es. Documentum, Interwoven, Stellant, ecc.) oltre che da giacimenti di dati contenuti all’interno del portale stesso, che possono essere inseriti come componenti all’interno di determinati prodotti del portale (si tratta di prodotti indipendenti dal portale).

Le applicazioni possono essere pacchetti applicativi, applicazioni proprietarie e applicazioni del web. In quest’area, la sfida è che alcune applicazioni possono essere del tipo client-server con interfaccia grafica (GUI – Graphic User Interface), oppure applicazioni proprietarie o, ancora, applicazioni a pacchetto con un’API personalizzata (ad es., SAP BAPI), oppure applicazioni web con un’interfaccia utente HTML o prodotta dai servizi web.

In aggiunta, alcune applicazioni possono risultare residenti a monte del firewall. Questo significa che il portale deve integrare, senza soluzioni di continuità, interfacce utente diverse in una presentazione comune, con l’intento di eliminare i problemi dell’utente nel doverle gestire separatamente. Tratterò l’argomento specifico in un altro articolo di questa serie

I servizi collaborativi comprendono, ad esempio, e-mail, messaggi istantanei, meeting in rete, gruppi di discussione, agenda condivisa e servizi di workflow.

Componenti e servizi del portale
Per comprendere con un maggiore dettaglio le funzioni e le potenzialità di un portale, una buona idea è esplorare I servizi che tali prodotti possono offrire.

Per aiutare allo scopo, ho inserito un esempio di un’architettura generica di un portale, in modo da mostrare come tali servizi si raggruppino insieme. Questa architettura è mostrata nella figura 2, con l’evidenziazione di numerosi servizi del portale stesso.

È da notare che non tutti i prodotti per i portali offrono un tale insieme di servizi. Chiaramente, maggiore è il numero di servizi e tipi di contenuti supportati e più risulterà ricco il prodotto in termini di funzionalità e, quindi, maggiore sarà la sua capacità di fornire valore aggiunto all’impresa.

Al vertice dell’architettura si trovano i servizi di presentazione e di sicurezza. I primi gestiscono la presentazione del contenuto su qualsiasi apparecchiatura del web supportata dal portale, come computer desktop, notebook, tablet, PDA, telefoni cellulari, ecc.

Le interfacce sia voce che dati possono essere realizzate dai prodotti del portale dell’impresa, anche se le interfacce vocali sono ancora nella loro fase iniziale. Il punto fondamentale da considerare è che questi portali offrono l’indipendenza dalle apparecchiature.

Questo avviene perché identificano automaticamente l’apparecchiatura utilizzata dall’utente per accedere al portale e, quindi, presentano il contenuto richiesto, già adattato al suo formato di output.

Questo avviene tipicamente a cura dei servizi di presentazione del portale, utilizzando XMl unitamente a fogli di rappresentazione XLS specifici per ciascuna apparecchiatura, per convertire lo XML in HTML, WMK, VoiceXML o qualsiasi altro tipo di rappresentazione compatibile con l’apparecchiatura di destinazione.

In aggiunta, alcuni partner di venditori di portali in aggiunta a venditori specialisti di servizi di browsing off line, forniscono agli utenti la possibilità di collegarsi al portale e di utilizzarne i servizi senza la necessità di mantenere sempre attivo il collegamento.

Venditori come iORA e Backweb forniscono servizi di browsing off line, rispettivamente per i prodotti di portale Microsoft Sharepoint e IBM Websphere Portal Server.

I servizi di sicurezza forniscono un’autenticazione e verifica dell’autorizzazione all’accesso unica, inclusa l’integrazione con le directory conformi alle piattaforme LDAP, come Novell Directory Service, Microsoft Active Directory e Sun ONE Directory Server.

La maggior parte dei prodotti di portale tendono a ereditare le informazioni sul gruppo di utenza e sul profilo dell’utente da questi prodotti di directory, in modo da facilitare la rapida attivazione di portali per grandi basi di utenti.

Questo viene ottenuto copiando le informazioni relative agli utenti all’interno della loro directory di portale, a partire dalla directory LDAP. Gli aggiornamenti alle directory LDAP vengono trasferiti automaticamente anche al portale, per mantenere allineate le rispettive informazioni.

Alcuni prodotti di portale mantengono la directory LDAP direttamente tramite il servizio di sicurezza e amministrazione del portale come avviene, ad esempio, per il server di portale Corechange CorePort 3G.

Il servizio di sicurezza del portale, per assicurare una maggiore flessibilità, può essere integrato con prodotti web ad autorizzazione specifica, del tipo di Oblix, Netegrity, RSA e IBM Tivoli, in modo da fornire un controllo degli accessi migliore se esiste la necessità di autenticare l’accesso degli utenti a servizi ad accesso multiplo, su piattaforme eterogenee. In effetti, Plumtree offre sempre Oblix NetPoint web single sign-on server, ribattezzato come Plumtree Single Sign-On Server.

In concetto è che, una volta che l’utente abbia ottenuto l’accesso al portale, potrà ottenerlo immediatamente verso tutti i server collegati al portale stesso, senza la necessità di reinserire password e codici di conferma.

L’utente, una volta abilitato ad accedere al portale, dispone di una serie di servizi, ciascuno dei quali è relativo alle operazioni che è abilitato a compiere. Forse, quella maggiormente qualificante è la personalizzazione, ovvero il processo di filtro del contenuto delle informazioni dell’impresa, in modo da corrispondere al ruolo e alle necessità dell’utente e alle politiche di sicurezza dell’impresa.

La personalizzazione può essere effettuata a livelli diversi. L’amministratore del portale può filtrare sia i contenuti posseduti che quelli ricercati dai singoli utenti o dalle comunità di utenti. Per ogni area o divisione di business possono essere nominati responsabili dei contenuti, ai necessari livelli dell’organizzazione.

Infine, gli stessi utenti possono filtrare il contenuto delle informazioni di loro interesse, nell’ambito di quanto previsto dal rispettivo profilo di sicurezza di accesso. La forma di personalizzazione più comune è quella basata sul ruolo nell’organizzazione, con i contenuti filtrati in base alle necessità dell’utente.

Ad esempio, il responsabile del marketing avrà accesso alle informazioni, applicazioni e strumenti collaborativi necessari per il suo ruolo.

I servizi di ricerca e navigazione aiutano gli utenti nella ricerca delle informazioni. I portali dispongono di un motore di ricerca che normalmente fa uso di un indice di ricerca per ritrovare rapidamente le informazioni richieste, consultando tutti i sistemi collegati.

Alcuni motori di ricerca utilizzano ricerche federate, in modo da passare i criteri di ricerca dell’utente ad altri motori di ricerca e, quindi, assemblare i risultati ottenuti di ritorno in un risultato finale complessivo, da presentare all’utente.

È da notare che il servizio di sicurezza del portale filtrerà opportunamente i contenuti ad accesso controllato.

I servizi di navigazione consentono all’utente di navigare all’interno della categorizzazione sistematica delle informazioni all’interno del portale, che è costituita da un insieme gerarchico di cartelle “specializzate” contenenti i riferimenti a contenuti che possono risiedere in molte locazioni e sistemi diversi, all’interno oppure all’esterno dell’impresa. Gli utenti non hanno necessariamente accesso a tutti gli argomenti previsti dalle varie categorie.

I servizi di pubblicazione consentono agli utenti autorizzati di pubblicare nuovi contenuti in una cartella da condividere con altri utenti. La pubblicazione può essere controllata da un workflow per l’approvazione del contenuto, prima di renderlo disponibile ad altri.

Allo stesso modo, i servizi di notifica e consegna consentono agli utenti di sottoscrivere il contenuto e di ricevere una notifica in caso di aggiornamenti o di aggiunte di nuove informazioni. Le notifiche possono avvenire via e-mail oppure con messaggi istantanei, con un URL di riferimento al contenuto stesso.

I servizi di collaborazione e di workflow consentono agli utenti di fare uso di strumenti collaborativi per condividere applicazioni e informazioni specifiche con altri, tramite il portale. Gli strumenti collaborativi comprendono l’agenda condivisa, i meeting in rete, le discussioni a distanza, i documenti a edizione congiunta, i messaggi istantanei, ecc.

La collaborazione ha rappresentato una delle aree con maggior crescita nei portali. Le società Microsoft, IBM, Plumtree, Sun, SAP, OpenText e molti altri, supportano una varietà di strumenti di questo tipo.

I prodotti per i portali, oltre ai servizi per gli utenti, forniscono altri componenti e servizi normalmente visibili solamente agli amministratori dei sistemi. Il nucleo di un portale è costituito dalla sua directory. Questo è probabilmente il componente più critico di un prodotto di portale.

La directory è un database di metadati utilizzato come mappa di riferimento per la ricerca dei servizi e dei contenuti dell’impresa, visibili mediante il portale. Contiene documentazione (metadati) organizzata per area d’interesse. Il livello di metadati supportato nella directory varia da una lista di portlet con il contenuto del portale a un indice completo dei metadati contenuti.

Il supporto dei metadati è particolarmente importante per i portali orientati alle informazioni. La gestione della directory del portale è fondamentale per supportare tutte le necessità di categorizzazione dei contenuti e di personalizzazione degli accessi.

Alcuni portali forniscono anche una propria base dati, con un responsabile del contenuto incaricato di amministrarla. Esempi di prodotti di questo tipo sono Microsoft SharePoint Portal Server, CA CleverPath Portal e Plumtree Portal Server con il Plumtree Content Server.

La base dati dei contenuti del portale consente alle imprese di utilizzarlo anche per gestire le informazioni, oltre che per fornirle. I portali senza una funzionalità di questo tipo possono solamente consegnare i loro contenuti agli utenti. Il servizio di categorizzazione del portale identifica automaticamente le informazioni, a partire dalle fonti multiple interne ed esterne disponibili.

In termini pratici, tenta di determinarne automaticamente la natura, attribuendo una categoria corretta in base allo schema previsto dalla directory del portale. La maggior parte dei portali posseggono un qualche tipo di servizio di categorizzazione automatica, molto utile se avete migliaia o milioni di documenti da organizzare, in modo da facilitarne il reperimento.

Venditori specializzati come Autonomy e Verity offrono anche servizi completi di categorizzazione e ricerca, che possono essere integrati con il portale per aggiungere valore, nel caso in cui la categorizzazione “esterna” non sia considerata soddisfacente. Naturalmente, questi prodotti di terze parti rappresentano un costo aggiuntivo.

Per rendere più rapida la diffusione delle applicazioni, I venditori forniscono numerosi portlet pre-costruiti riferiti alle applicazioni a pacchetto più diffuse, ai contenuti classificati, alle e-mail, ai sistemi di gestione delle informazioni gestite, ecc.

La questione fondamentale da ricordare con questo tipo di portlet è di verificarne la funzionalità completa, sia all’interno che all’esterno del portale. Inoltre, se un portlet pre-costruito non è disponibile per il sistema che desiderate collegare al vostro portale, la maggior parte dei prodotti forniscono un kit di sviluppo PDK (Portal Development Kit) che consente di personalizzare l’interfaccia utente del portale e di realizzare le vostre portlet (ad es., verso applicazioni proprietarie).

Questi kit di sviluppo consentono anche di aggiungere il supporto per nuove apparecchiature ai servizi di presentazione del portale. Il PDK è estremamente importante per realizzare portali e integrare prodotti, in modo da creare una soluzione di portale federativa.

Tipi di prodotti per portali
L’aspetto che genera maggiore confusione nella tecnologia del portale è costituito dal fatto che I venditori combinano I loro prodotti in pacchetti sul mercato, in maniera diversa gli uni dagli altri.

Questo rende molto difficile il confronto tra i prodotti candidati alla scelta. Io considero il mercato diviso secondo quattro ampie categorie:

  • Piattaforme di portale autonome (stand alone), come Plumtree, CoreChange, Vignette, CA e Microsoft
  • Portali di BI (Business Intelligence): ad es., Cognos, SAS, Business Objects
  • Portali applicativi, tipo SAP e PeopleSoft
  • Piattaforme di portale per Web Server; ad es., IBM, BEA, Oracle, Sun, Sybase e Tibco.

Le piattaforme di portale stand alone possono essere realizzate sia senza, che con l’integrazione di altri pacchetti e possono anche avere una propria base dati di contenuti. CA, Microsoft e Plumtree, sono tutti prodotti che dispongono di una base dati di contenuto.

I portali di BI sono offerti da venditori specializzati nell’area della Business Intelligence. Normalmente, tali prodotti risultano integrati con gli strumenti di BI del venditore e con applicazioni analitiche.

Tipicamente, i portali di BI forniscono l’accesso unicamente ai report e alle analisi prodotte dagli strumenti di BI del venditore. Perciò, questi prodotti debbono essere integrati nei servizi offerti dal portale dell’impresa, per dare modo agli utenti di condividerne l’intelligenza.

I portali applicativi sono dotati della propria suite di applicazioni a pacchetto, ma non supportano l’integrazione con altri package. Ad esempio, molti suppongono erroneamente che il SAP Enterprise Portal operi unicamente con applicazioni SAP, cosa assolutamente non vera.

Infine le piattaforme di portale per Web server sono quelle, come IBM WebSphere Portal Server, risultano integrate con soluzioni tecnologiche maggiormente sofisticate, in funzione di server applicativo per il web oppure di server dedicato all’integrazone delle applicazioni, spesso con la presenza di veri servizi di integrazione.

Microsoft si muoverà verso questa categoria con la versione 2 di Sharepoint, che sarà integrata con Microsoft Biztalk Server. Il mercato principale è costituito dai portali delle imprese che stanno vivendo una fase di consolidamento.

Forse sopravviveranno nel mercato solamente uno o due venditori specializzati isolati, in concorrenza con pochi venditori di suite applicative e con l’enorme infrastruttura dei venditori di tipo generale.

Fasi di implementazione
Per iniziare con l’implementazione di un progetto di portale, è necessaria una metodologia. Ho proposto le otto fasi seguenti, che formano una metodologia di livello elevato.
In articoli futuri le illustrerò singolarmente, con un maggiore dettaglio.

1. Sviluppare il “business case” del portale, scegliere il team di sviluppo e creare il piano di realizzazione.2. Comprendere le necessità degli utenti in termini funzionali e di contenuti, determinando il flusso delle informazioni all’interno dell’impresa.3. Sviluppare il framework del portale, scegliere, installare e integrare i prodotti del portale.4. Sviluppare le funzioni di categorizzazione delle informazioni del portale e creare lo schema delle categorie.5. Progettare e personalizzare l’interfaccia utente del portale.6. Sviluppare l’architettura di sicurezza e di accesso unificato con un sign-on unico.7. Sviluppare e implementare i servizi di integrazione del portale (informazione, collaborazione, applicazioni).8. Realizzare il prototipo del portale, addestrare gli utenti e attivarne l’uso in maniera pianificata.

Fattori critici di successo
Per concludere, esistono numerosi fattori critici di successo per l’implementazione di un portale d’impresa.
Abbiamo elencato i seguenti:

  • Necessità di una sponsorizzazione interna del progetto
  • Il portale deve fornire un rapido ritorno degli investimenti, entro un termine ragionevolmente breve
  • Una corretta categorizzazione è critica per funzionare come mappa per la ricerca dei contenuti
  • È necessario un framework di tecnologia di portale aperto e integrato
  • Investire in un team di sviluppo del portale, costituito da esperti (conoscenza dell’impresa e dei contenuti, esperienza nell’infrastruttura IT e Web, conoscenza dell’integrazione delle applicazioni, specialisti in performance, conoscenza delle librerie di sistema)
  • Partire con un progetto pilota e con un’implementazione pianificata
  • ” Vendere” il portale agli utenti e addestrarli al suo uso
  • Abolire i vecchi metodi di accesso alle informazioni man mano che i contenuti vengano integrati nel portale, in modo da obbligare gli utenti ad utilizzarlo.

Negli articoli futuri, discuterò con maggior dettaglio le fasi di implementazione, in modo da mostrare come costruire e attivare i portali a beneficio degli utenti interni ed esterni.